Stiamo diventando vecchi..

.. e purtroppo un pochino troppo passivi ..
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che dire? Durante il cammino attraverso la nostra umile vita in teoria dovremmo aver imaprato un sacco di cose.
Per esempio che alcuni atteggiamenti potrebbero essere piú pericolosi degli altri.
Mi ricordo che alla fine e all’inizio del film “Adolf Hitler – Der Aufstieg des Bösen”(The rise of Evil) sta scritto il seguente detto “Damit das Böse gewinnt, reicht es, wenn das Gute nichts unternimmt!” cioé “per far vincere il male é sufficiente che il bene non faccia nulla.”
Sta di fatto che al momento ci sono troppe analogie con tempi passati. Che sembravano essere sepolti e non dovessero mai piú tornare. Ma ahimé come disse Unsasso; ehm pardon, non si traducono i nomi, dicevo: come disse Einstein:”2 cose sono infinite: l’universo e la stupiditá umana. Della prima non sono tanto sicuro.”
eggiá.. ora tutti in coro: MINCHIAAAAAAAAAA!!!!!!!!!
Ma che limiti stiamo superando?? qualcuno me lo spiega???
Ci sono gruppi di nazisti che giurano ancora sulla puritá della razza!!! Ma dove?? Ma signorini nazi uno.. dico uno solo di voi ha le palle tanto quadrate da fare un test del DNA? vi rendete minimamente conto che l’italia é stata scopata in lungo e i largo da non so quanti popoli diversi? ditemi come chetto puó essere possibile che esista ancora UNA razza pura!!!
É gia tanto che non nasciamo con la pelle a pois! Gli unici che forse possono dire di essere ancora in qualche modo di razza sono gli islandesi. Avete mai sentito un islandese rompere i coglioni? nu? si? presentatemelo..
ok.. per oggi ho dato..
e mi chiedo: se vi infilate 2 dita le flatule fischiano?
alla prossima..

19.05.2009 da slowsin | Nessun commento »

Sucht – Melodie dalla notte siberiana

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Chi mi conosce ormai dovrebbe sapere che é da qualche mese che musicalmente mi sto muovendo nella scena musicale alternative russa.
Scoprendo una marea di gruppi che vale la pena di ascoltare, riascoltare e anche seguire piú attentamente.
Uno di questi gruppi sicuramente sono i Sucht.
Risvegliarono la mia attenzione su myspace verso lo scorso natale per il semplice fatto che i loro testi erano scritti in tedesco.
Mi misi ad ascoltare i loro pezzi e da li a poco decisi di scrivergli un messaggio chiedendo il perché della loro scelta di cantare in tedesco?
Non dovetti aspettare a lungo e nella mia casella trovo la risposta di Neferegio, il batterista del gruppo, che mi dice che avevano scelto il tedesco per i loro testi perché secondo loro si addice molto bene allo stile di musica che fanno.
Come dargli torto? Dopo qualche ascolto piú attento dei loro pezzi penso abbia perfettamente ragione anche se personalmente fino a quel giorno mi ero gia affezionato al suono della lingua russa nelle canzoni che stavo ascoltando.
Vi starete ormai chiedendo chi sono sti Sucht e cosa fanno?
Sbocciati da un bozzolo nel 2004/2005 a Novosibirsk, nel cuore della fredda Siberia, e trasformatisi lentamente in una delicata rosa nera.

Formati dai seguenti componenti:
Ramires – ????? ???????? (Roman Kurochkin): chitarra, campionamenti, cori;
Tavi – ????? ?????????? (Alyona Melnikova): voce;
Voff – ????????? ????????? (Alexander Vinokurov): tastiera e campionamenti;
Any – ?????? ???????? (Maxim Pavlovich): basso, cori;
Neferegio – ????????? ?????????? (Stanislav Demyanovich): batteria.

Il gruppo inizialmente comprese un secondo chitarrista il quale peró per questioni di stili musicali differenti lasció la formazione mettendosi a suonare con il gruppo P.OR.NO.

I Sucht Ammalgano ritmiche dark gothic supportate eccelemtemente dalla voce dolce soffice e a tratti triste e sognante e toccante di Tavi. Mentre le tastiere di Voff e i campionamenti danno un tocco industrial progressive a riccordarci che siamo in mezzo a questa’era tecnologica a che ci dovremo abuituare a questa notte “diese nacht ist für immer”-“questa notte é per sempre”(sternlich).
Perfetta sintonia tra Any e Neferegio a supportare le melodie e i riff a tratti noise di Ramires e a invitarci a sentire i loro colori(“komm und sieh meine farben”) dei loro suoni.
Al loro attivo hanno un album “Komm un sieh meine Farben”(2007) estremamente piacevole da ascoltare in diverse occasioni. Melodico e potente allo stesso tempo. A tratti un muro sonoro che invade la tua mente. Musicalmente elaborato ottimamente. Le canzoni dell’album si possono trovare sul loro sito: www.sucht.ru o su lastfm.
Al momento impegnati nella registrazioe di un video live e nella produzione di un singolo “Gibmir” che dovrebbe uscire alla fine di febbrario.
E chiaramente sono piú che curioso di vedere come sará il risultato di questo loro nuovo lavoro.
Da non perdere di vista per il momento.

Sucht – Melodies from the siberian night

Those who know me, should know that since a few months I’m looking into the Russian alternative music scene.
Discovering a lot of bands that are worth to listen, listen again and follow more closely.
One of these bands is certainly Sucht.
They woken up my attention on myspace at about the last Christmas for the simple fact that their texts were written in German.
I begun to listen to their songs and then I decided to send them a message asking why they choose to sing in German.
I wasn’t waiting that long and in my mailbox I find the answer of Neferegio, the drummer of the band, who tells me that they have chosen German for their lyrics because it is very well suited to the style of music they do.
I simply needed to agree! After some more careful listening to the songs I think he’s absolutely right, though personally until that day I was already attached to the sound of the Russian language in the songs I was listening to.
Now maybe you’re asking yourself who are Sucht and what do they do?
Emerged from a cocoon in 2004/2005 in Novosibirsk, in the heart of the cold Siberia, and slowly turned into a delicate black rose.

Bandmembers:
Ramires – ????? ???????? (Roman Kurochkin): guitar, programming, back vocals);
Tavi – ????? ?????????? (Alyona Melnikova): vocals);
Voff – ????????? ????????? (Alexander Vinokurov): keyboard and programming;
Any – ?????? ???????? (Maxim Pavlovich): bass, back vocals;
Neferegio – ????????? ?????????? (Stanislav Demyanovich): drums.

The band begun the project with a second guitarist but because of different musical ideas he left and now he plays in the band P.OR.NO.

Sucht are melting together dark and gothic rhytms. Excelletly supported by the soft and sweet and from time to time dreamy, sad and touching voice of Tavi. While Voff’s keyboards and the sampls gives a progressive industrial touch to make us clear that we are in the middle of a technological era and that we need to be used to this endless night “diese nacht ist für immer” – “this night is forever” (sternlich).
Any is in perfect harmony with Neferegio to support the melodies and riffs(from time to time randomly noisy) of Ramires and encourage us to feel the colors(“komm und sieh meine farben”) of their sound.
At their activity they have an album “Komm an sieh meine Farben” (2007) very pleasant to listen to on several occasions. Melodic and powerful at the same time. Sometimes a sound-wall that fills your mind. Musically very well prepared. The songs of the album can be found on their site: www.sucht.ru or on Lastfm.
Currently engaged in the recording of a live video and in the production of a single “Gibmir” which should come out at the end of February.
I’m more than curious to see how the result of their new work will be.
Not to lose out of sight for the moment.

11.02.2009 da slowsin | Nessun commento »

Quando davvero ti viene da ridere

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Sono al lavoro cuffie in testa e e “Teen age riot” che mi fulmina il cervello passando da un orecchio all’altro e viceversa. Facendomi viaggiare nei miei pensieri, nei miei ricordi, Nei mie colassi alcolici, all’odore dell’erba e della birra durante il concerto dei Sonic Youth a Bolzano.
Sonico.. ultrasonico..
Comunque non é dei Sonic Youth che volevo parlare mi mancava solo l’introduzione a quello che volevo scrivere e sono partito in viaggio con la mia mente. Cose che possono capitare.
E alla fin dei conti ci stanno proprio bene i Sonic, la loro musica, il loro rumore, il loro ultimo concerto.
É proprio li che per l’ultima volta ho visto Patrick, uno Skinhead. Un signor skinhead.
Ed é proprio di skin e nazi che volevo parlare visto che mi é capitato di chiaccherare per qualche giorno con una tipa. E durante la chiaccherata si andava anche tanto daccordo, si scherzava e si rideva. Fino a quando le ho detto di ascoltarsi i miei vecchi pezzi dove tra l’altro si trova anche un pezzo chiamato Skinhead(we don’t want nazi’s anymore). Letto questo la tipa é sparita. Mi sono messo a ridere per come ridicolmente ha dimostrato la sua totale bassezza parassitaria.
Ecco, potrei chiuderci un’occhio se la tipa avesse avuto dai 14 ai 18 anni, ma ne aveva 27!
In teoria a quell’etá si dovrebbe essere adulti e vaccinati ed avere un minimo di sale in zucca per riuscire a confrontarsi e scambiare idee.
Cazzo! Con Patrick avevamo idee totalmente diversi ma ogni volta che ci si beccava si rideva si scherzava e ci si scambiava le proprie oppinioni.
Eri si un Naziskin lui ma diceva anche:”non me ne frega un cazzo degli extracommunitari basta che lavorino e si diano da fare come facciamo io e te. chiunque non si da da fare e vive alle spalle degli altri é un parassita e non ha razza!”
Che dire? Inchiniamoci di fronte a questo signore. Qualsiasi idea politica abbia.
Alla fine dei conti anche a lui piaceva la nostra canzone e insieme ai suoi amici(skin) pogava quando la suonavamo, parlo di skinhead, che come testo sarebbe pure “contro” di lui.
Scusate se vi ho rotto le scatole prolungandomi nel mio discorso. Alla fin dei conti volevi dire solo che ci sono Skinheads e skin-parassiti. Ed é un vero piacere aver conosciuto degli Skinheads nella mia vita anche se non condivido la loro idea politica.
Ma col rispetto reciproco la convivenza é possibile anzi, piú che possibile.

28.01.2009 da slowsin | 3 commenti »